Ogni famiglia della Penisola sa che la casa comporta delle spese, e che le bollette spesso rappresentano il peso maggiore da questo punto di vista. Si tratta infatti di un costo da non sottovalutare, per questo è necessario riuscire a porre un freno ai consumi, così da poter risparmiare qualcosa.

Ecco perché in questo articolo tratteremo due argomenti molto attuali: da un lato il bonus energia, per capire a chi spetta e cosa comporta, e dall’altro lo smart working, così da vedere quali costi si nascondono dietro questa nuova formula di lavoro.

Bonus energia 2020: di cosa si tratta e a chi spetta

In primo luogo, è bene capire di cosa si tratta. Il bonus energia 2020 altro non è che un incentivo economico che ha lo scopo di andare incontro a una precisa fascia di utenti. Nello specifico, si fa riferimento ai nuclei familiari considerati come disagiati, che non possono dunque far fronte a tutta la spesa delle bollette energetiche. In particolare, questa particolare agevolazione può essere richiesta soltanto dalle famiglie con un reddito ISEE fino a 8.107 euro se si hanno fino a 3 figli a carico, o con ISEE fino a 20 mila euro con 4 o più figli a carico. Anche i soggetti con disagi fisici possono richiederlo, se un membro della famiglia è costretto ad utilizzare un dispositivo salvavita incluso nella lista ufficiale del Ministero della Salute. Per quanto concerne gli importi del bonus luce, si va da un minimo di 125 euro ad un massimo di 692 euro, a seconda della fascia ISEE di appartenenza.

Lo smart working e le voci di consumo nascoste

Sia chi può accedere al bonus luce, sia tutte le altre famiglie italiane, possono fare molto per ridurre la spesa economica con poche e semplici abitudini. Sul web oggi si trovano alcune guide sul risparmio di energia elettrica in casa, come quella di Acea ad esempio. In pratica grazie ad alcuni piccoli accorgimenti è possibile agire su quelle abitudini che nel quotidiano comportano sprechi di energie e risorse preziose.

Oggi poi c’è un altro argomento molto attuale, ovvero lo smart working. Questo è uno strumento utile sia per il lavoratore, che risparmia tempo, che per l’ambiente, visto che spesso si tende a inquinare meno, visto che non ci si deve spostare da casa.
Eppure non bisogna sottovalutare alcuni costi nascosti dietro questa nuova modalità che rientra nel cosiddetto lavoro agile e smart. Questo ha, infatti, dei pro e dei contro che vanno messi in preventivo. Per prima cosa, consente al dipendente di frequentare di più la famiglia e di aumentare il tempo trascorso con il coniuge e i figli. Se si parla dei costi nascosti, invece, bisogna mettere in conto le spese extra relative al dispendio di energia elettrica, insieme al riscaldamento in inverno e al condizionatore nei mesi estivi.

In sintesi, bisogna soppesare i due aspetti: da un lato è innegabile che il lavoro agile aumenti la qualità della vita del lavoratore, ma dall’altro non si devono sottovalutare le spese extra.

 

Articolo di “h24notizie”

https://www.h24notizie.com/magazine/risparmiare-sulle-bollette-le-novita-tra-bonus-energia-2020-e-smart-working/

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